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- Il mondo delle giacche invernali
da 25.03.2013 09:51
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Abito: che rischio!
Al giorno d’oggi l’uomo indossando una camicia chiara ben stirata e un jeans pulito è vestito bene per molte occasioni: in ufficio, la sera in osteria avrà sempre un aspetto positivo. E anche se si ritroverà con questo look in mezzo a persone vestite in abito, non sarà in nessun caso guardato con sdegno.
E tuttavia esiste un capo di abbigliamento che il dress code business e le regole di abbigliamento considerano unico nel suo genere: l’abito classico. Eppure c’è stato un tempo in cui era considerato poco fine colui che indossava pantalone e giacca realizzati nello stesso tessuto. Ma successivamente, con la decadenza della finanziera, l’abito si prende la sua rivincita.
Eppure anche indossando un abito si può sbagliare, e invece di avere un aspetto elegante si rischia di apparire ridicolo. Spesso anche se è combinato con la più perfetta delle cravatte.
Uno degli errori più comuni consiste nella scelta del colore. Certo che un uomo che sceglie un abito a quadri rossi e gialli o un modello verde fosforescente a pois, sa già in partenza che sarà sotto lo sguardo di tutti (e sicuramente è ciò che desidera). Già dall’inizio degli anni 90 molti uomini preferiscono indossare abiti e giacche color giallo senape, verde bottiglia o viola. Questi non avranno un buon aspetto. Anche le tonalità pastello e il bianco sono da evitare.
Anche andando in giro vestito come una via di mezzo tra un clown e Don Johnson in Miami Vice, si faranno un paio di gaffe. Esistono anche fantastici abiti dal colore marrone chiaro o beige, di per se molto eleganti, ma c’è nessuna occasione in cui possono essere indossati. Se si desidera un colore chiaro è preferibile scegliere al massimo un grigio chiaro. Però è sempre un rischio indossarlo in inverno. In estate, certamente, vanno bene anche le tonalità più chiare. Al contrario, in un ambiente d’affari si può scegliere tra grigio chiaro e grigio scuro. Se, invece, l’azienda in cui si lavora non è eccessivamente tradizionale o se si occupa un posto importante si può indossare anche un abito blu scuro. Mentre se non si occupa un posto di comando è meglio stare lontano dai modelli gessati. Questo è un motivo che sta bene solo su modelli dalla tonalità scura. E si sa bene che i colori scuri, come il nero, sono riservati solo ai giorni in cui ha luogo il consiglio direttivo non ufficiale.
Inoltre sono da evitare tutti i capi di abbigliamento luccicanti e che brillano. Gli abiti luccicanti con giacca dal taglio lungo sono tutt’altro che classici o eleganti. Come? Hanno un aspetto pregiato? Come la seta? Sbagliato! Come il poliestere. Anche se si tratta veramente di seta si darà l’impressione di aver fatto la doccia oppure di essersi vestito da patata al cartoccio.
Bisogna stare attenti anche nell’indossare tagli fuori dal comune. Molti stilisti creano giacche senza taschino. Anche se questa ha un aspetto sobrio, toglie a chi la indossa la possibilità di indossare un fazzoletto da taschino. Anche le applicazioni al rivolto oppure le righe colorate non permettono a un abito di avere un impiego universale. Taglio straordinario come il collo coreano? Volentieri. A condizione che chi lo indossa sia un indiano o un prete cattolico.
Attenzione ai vecchi blazer dal colore blu scuro. Da un lato è uno degli indumenti più versatili di tutti i tempi. Dall’altro lato dona sempre quel senso di abbigliamento tipicamente marittimo. Basta non esagerare. Bottoni dorati? Mostrini sulle spalline? Assolutamente da evitare. Si darebbe l’impressione che chi le indossa comanda un transatlantico.
Il primo abito
Questione di stile
Vestirsi in vacanza con il caldo
Abito da non scegliere

Al giorno d’oggi l’uomo indossando una camicia chiara ben stirata e un jeans pulito è vestito bene per molte occasioni: in ufficio, la sera in osteria avrà sempre un aspetto positivo. E anche se si ritroverà con questo look in mezzo a persone vestite in abito, non sarà in nessun caso guardato con sdegno.
E tuttavia esiste un capo di abbigliamento che il dress code business e le regole di abbigliamento considerano unico nel suo genere: l’abito classico. Eppure c’è stato un tempo in cui era considerato poco fine colui che indossava pantalone e giacca realizzati nello stesso tessuto. Ma successivamente, con la decadenza della finanziera, l’abito si prende la sua rivincita.
Eppure anche indossando un abito si può sbagliare, e invece di avere un aspetto elegante si rischia di apparire ridicolo. Spesso anche se è combinato con la più perfetta delle cravatte.
Uno degli errori più comuni consiste nella scelta del colore. Certo che un uomo che sceglie un abito a quadri rossi e gialli o un modello verde fosforescente a pois, sa già in partenza che sarà sotto lo sguardo di tutti (e sicuramente è ciò che desidera). Già dall’inizio degli anni 90 molti uomini preferiscono indossare abiti e giacche color giallo senape, verde bottiglia o viola. Questi non avranno un buon aspetto. Anche le tonalità pastello e il bianco sono da evitare.
Anche andando in giro vestito come una via di mezzo tra un clown e Don Johnson in Miami Vice, si faranno un paio di gaffe. Esistono anche fantastici abiti dal colore marrone chiaro o beige, di per se molto eleganti, ma c’è nessuna occasione in cui possono essere indossati. Se si desidera un colore chiaro è preferibile scegliere al massimo un grigio chiaro. Però è sempre un rischio indossarlo in inverno. In estate, certamente, vanno bene anche le tonalità più chiare. Al contrario, in un ambiente d’affari si può scegliere tra grigio chiaro e grigio scuro. Se, invece, l’azienda in cui si lavora non è eccessivamente tradizionale o se si occupa un posto importante si può indossare anche un abito blu scuro. Mentre se non si occupa un posto di comando è meglio stare lontano dai modelli gessati. Questo è un motivo che sta bene solo su modelli dalla tonalità scura. E si sa bene che i colori scuri, come il nero, sono riservati solo ai giorni in cui ha luogo il consiglio direttivo non ufficiale.
Inoltre sono da evitare tutti i capi di abbigliamento luccicanti e che brillano. Gli abiti luccicanti con giacca dal taglio lungo sono tutt’altro che classici o eleganti. Come? Hanno un aspetto pregiato? Come la seta? Sbagliato! Come il poliestere. Anche se si tratta veramente di seta si darà l’impressione di aver fatto la doccia oppure di essersi vestito da patata al cartoccio.
Bisogna stare attenti anche nell’indossare tagli fuori dal comune. Molti stilisti creano giacche senza taschino. Anche se questa ha un aspetto sobrio, toglie a chi la indossa la possibilità di indossare un fazzoletto da taschino. Anche le applicazioni al rivolto oppure le righe colorate non permettono a un abito di avere un impiego universale. Taglio straordinario come il collo coreano? Volentieri. A condizione che chi lo indossa sia un indiano o un prete cattolico.
Attenzione ai vecchi blazer dal colore blu scuro. Da un lato è uno degli indumenti più versatili di tutti i tempi. Dall’altro lato dona sempre quel senso di abbigliamento tipicamente marittimo. Basta non esagerare. Bottoni dorati? Mostrini sulle spalline? Assolutamente da evitare. Si darebbe l’impressione che chi le indossa comanda un transatlantico.
Il primo abito
Questione di stile
Vestirsi in vacanza con il caldo
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