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da 06.05.2013 12:24
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La seta può essere delicata...
Immaginatevi di annodare le maniche del vostro pregiato maglione in cachemire. Non solo una volta, ma più volte. E ciò tutti i giorni, per tutto l‘anno. Primo o poi questo capo non sembrerà più essere nuovo. E inoltre: il tessuto si slabbra, perdendo completamente la sua forma. Chiunque deve evitare di sottoporre il proprio maglione a una simile tortura. E c’è un altro capo che merita che deve essere trattato con estrema delicatezza: parliamo della cravatta.
Un semplice sguardo per strada e si vede subito che le cravatte sono leggermente difficili da trattare. Spesso vediamo cravatte che cadono girate, e a volte il nodo della cravatta somiglia a un paesaggio lunare con ammaccature, colline e crateri. A volte viene stretto qualche centimetro in più rovinando completamente l’aspetto della cravatta
Dovete rassegnarvi alle ammaccature sulla cravatta. Spesso questo è il risultato di un pessimo trattamento. Se conservate la cravatta annodata a una gruccia nell’armadio, il giorno dopo risparmierete un paio di minuti di lavoro (annodare una cravatta non dura di più). Ma la cravatta avrà lo stesso aspetto di una cravatta che è stata indossata una notte intera a letto. Dopo due o tre volte il nodo si storce completamente e perde ogni tipo di forma. Inoltre le pieghe che si formano quando si indossa la cravatta difficilmente si appiattiscono e con il tempo anche la taletta si rovina. E la differenza si vede.
Dopo aver tolto la cravatta dovete sciogliere il nodo. Ma non con forza. Meglio allargare leggermente il nodo e far passare la cravatta dalla testa. Ora potete tranquillamente snodare la cravatta. Arrotolatela senza stringerla. Questo gesto dovrebbe permettere alla cravatta di ritrovare la sua forma. Se così non dovesse essere, bisogna aiutarsi diversamente. No, non con un ferro da stiro. Sarebbe un metodo troppo brutale. Ma è preferibile utilizzare il vapore. Potete anche appendere la cravatta sopra la vasca da bagno. E ora passiamo a un bel bagno caldo, non per la cravatta, ma per voi. La cravatta deve solo ricevere il vapore. Infine la forma dovrebbe tornare fresca e come era in origine.
Dovete prestare attenzione già quando annodate la cravatta. Un nodo di cravatta troppo stretto non è consigliabile. E anche da un punto di vista estetico questo tipo di nodo è più aggressivo rispetto agli altri. Uno dei nodi ideali sarebbe il nodo nicky, leggero e che non lascia segni.
Come conservate la vostra cravatta? Appallottolata nel cassetto, sotto i gemelli da polsino? Non va bene. Appesa alla gruccia? Va un po‘ meglio. Ma sicuramente si stropiccerà leggermente. L’ideale sarebbe posizionarla in una custodia. Non occupa molto spazio e la cravatta può essere conservata arrotolata. Ci sono dei cassetti appositi per le cravatta, ma anche usando un paio di righe di cartone si può mettere ordine fra le cravatte.
E quando la prossima volta cercherete una cravatta, già saprete di poterla indossare.
Se la cravatta ha una macchia
Fresche tonalità primaverili!
L’ostacolo moderno più grande
Così la cravatta vive più a lungo

Immaginatevi di annodare le maniche del vostro pregiato maglione in cachemire. Non solo una volta, ma più volte. E ciò tutti i giorni, per tutto l‘anno. Primo o poi questo capo non sembrerà più essere nuovo. E inoltre: il tessuto si slabbra, perdendo completamente la sua forma. Chiunque deve evitare di sottoporre il proprio maglione a una simile tortura. E c’è un altro capo che merita che deve essere trattato con estrema delicatezza: parliamo della cravatta.
Un semplice sguardo per strada e si vede subito che le cravatte sono leggermente difficili da trattare. Spesso vediamo cravatte che cadono girate, e a volte il nodo della cravatta somiglia a un paesaggio lunare con ammaccature, colline e crateri. A volte viene stretto qualche centimetro in più rovinando completamente l’aspetto della cravatta
Dovete rassegnarvi alle ammaccature sulla cravatta. Spesso questo è il risultato di un pessimo trattamento. Se conservate la cravatta annodata a una gruccia nell’armadio, il giorno dopo risparmierete un paio di minuti di lavoro (annodare una cravatta non dura di più). Ma la cravatta avrà lo stesso aspetto di una cravatta che è stata indossata una notte intera a letto. Dopo due o tre volte il nodo si storce completamente e perde ogni tipo di forma. Inoltre le pieghe che si formano quando si indossa la cravatta difficilmente si appiattiscono e con il tempo anche la taletta si rovina. E la differenza si vede.
Dopo aver tolto la cravatta dovete sciogliere il nodo. Ma non con forza. Meglio allargare leggermente il nodo e far passare la cravatta dalla testa. Ora potete tranquillamente snodare la cravatta. Arrotolatela senza stringerla. Questo gesto dovrebbe permettere alla cravatta di ritrovare la sua forma. Se così non dovesse essere, bisogna aiutarsi diversamente. No, non con un ferro da stiro. Sarebbe un metodo troppo brutale. Ma è preferibile utilizzare il vapore. Potete anche appendere la cravatta sopra la vasca da bagno. E ora passiamo a un bel bagno caldo, non per la cravatta, ma per voi. La cravatta deve solo ricevere il vapore. Infine la forma dovrebbe tornare fresca e come era in origine.
Dovete prestare attenzione già quando annodate la cravatta. Un nodo di cravatta troppo stretto non è consigliabile. E anche da un punto di vista estetico questo tipo di nodo è più aggressivo rispetto agli altri. Uno dei nodi ideali sarebbe il nodo nicky, leggero e che non lascia segni.
Come conservate la vostra cravatta? Appallottolata nel cassetto, sotto i gemelli da polsino? Non va bene. Appesa alla gruccia? Va un po‘ meglio. Ma sicuramente si stropiccerà leggermente. L’ideale sarebbe posizionarla in una custodia. Non occupa molto spazio e la cravatta può essere conservata arrotolata. Ci sono dei cassetti appositi per le cravatta, ma anche usando un paio di righe di cartone si può mettere ordine fra le cravatte.
E quando la prossima volta cercherete una cravatta, già saprete di poterla indossare.
Se la cravatta ha una macchia
Fresche tonalità primaverili!
L’ostacolo moderno più grande
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