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da 16.06.2013 17:44
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Il look business
Se si chiede ai passanti quale è il capo di abbigliamento che ha un effetto particolarmente professionale, la risposta sarà all’unanime: l’abito, naturalmente. Che cosa è precisamente questo irrinunciabile capo di abbigliamento e come ha ottenuto , almeno nel settore professionale, questo status che da oltre 100 anni non viene messo in dubbio?
Il lessico definisce l’abito come un vestito composto da una giacca e un pantalone dello stesso tessuto. Questa banalità inizialmente era tutt’altro che ovvia. Le varianti come lo spezzato e il tight portavano tradizionalmente un pantalone a righe grigio con una giacca nera e un gilet grigio. Anche oggi spesso si combinano giacche e pantaloni diversi, per rendere il look meno formale. Oggigiorno l’abito classico a tinta unita ci sembra eccessivamente serio. I classici tagli degli abiti cuciti su misura per gli esperti sono quelli della scuola inglese („bespoke“), italiana („sartoria“) oppure francese („tailleur“). I tagli degli abiti sono talmente simili da far notare con molta difficoltà le differenze. Con il passare del tempo si è formato un modello base internazionale che con le sue piccole modifiche al reverse e l’abbottonatura senza tempo ha sempre un effetto impeccabile.
L’elemento che dell’abito cade all’occhio è la giacca. Taglio e forma cambiano con la moda. Il criterio più importante: l’abito deve rendere impeccabile l’aspetto di chi lo indossa. Con la tonalità uguale del pantalone e della giacca, a differenza della combinazione, l’abito dona una linea slanciata. Il classico abito monopetto si adatta perfettamente all’uomo piccolo. Se siete alti è preferibile che scegliate un abito a doppio petto. I bordi diagonali del revers rendono l’aspetto del vostro fisico ancora più piccolo. Una giacca dell’abito ha diverse tasche, ma non bisogna metterci niente dentro, poiché non sarebbe bello da vedere. Perciò non dovete utilizzare nessuna altra tasca oltre quella interna. Fa eccezione il fazzoletto da taschino, il quale abbellisce il taschino. Tutte le tasche esterne di una giacca restano sempre inutilizzate!
Il pantalone deve avere un taglio dritto e scendere leggermente sulle scarpe. In origine l’abito era composto da tre pezzi. Il gilet in questo caso è dello stesso tessuto della giacca e del pantalone. Oggi l’abito può essere indossato anche senza gilet. Importante, la giacca non si porta sbottonata neanche se indossata su un gilet. La variante di lasciare la giacca sbottonata, nasce dalla moda e dalla tendenza di voler mostrare il gilet. Indossate un orologio da tasca in modo che la catenella sia fissata al gilet e non alla giacca.
Un buon abito classico si riconosce dalla vestibilità e da un paio di dettagli, ai quali prestano attenzione solo i conoscitori. Prendiamo come esempio le maniche. Di solito hanno quattro bottoni. Questi spesso sono solo cuciti, ma gli abiti di alta qualità hanno bottoni che si abbottonano. Lo stesso discorso vale anche per l’asola presente sul reverse. Dal momento che da oltre cento anni non si abbottona più la giacca fino al collo (ad eccezione delle giacche a collo alto) la funzione dell’occhiello al reverse è solo quella di metterci un fiore. Poiché anche il fiore all’occhiello è passato di modi, su molti abiti è solo accennato o cucito. Lo stesso vale purtroppo spesso anche per il taschino. Dunque ciò che fa la differenza in una giacca di qualità sono i dettagli.
Le tonalità adatte per un abito business sono il grigio scuro o antracite („Business Black“), grigio chiaro o grigio scuro. Evitate gli abiti marroni o verdi. Il nero è più da festa, dunque riservato per la sera.
Combinate l’abito con una camicia chiara se andate in ufficio. Mentre la sera a teatro potete tranquillamente indossare anche una camicia scura. Una cravatta business a righe impreziosisce il look intero.
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Se si chiede ai passanti quale è il capo di abbigliamento che ha un effetto particolarmente professionale, la risposta sarà all’unanime: l’abito, naturalmente. Che cosa è precisamente questo irrinunciabile capo di abbigliamento e come ha ottenuto , almeno nel settore professionale, questo status che da oltre 100 anni non viene messo in dubbio?
Il lessico definisce l’abito come un vestito composto da una giacca e un pantalone dello stesso tessuto. Questa banalità inizialmente era tutt’altro che ovvia. Le varianti come lo spezzato e il tight portavano tradizionalmente un pantalone a righe grigio con una giacca nera e un gilet grigio. Anche oggi spesso si combinano giacche e pantaloni diversi, per rendere il look meno formale. Oggigiorno l’abito classico a tinta unita ci sembra eccessivamente serio. I classici tagli degli abiti cuciti su misura per gli esperti sono quelli della scuola inglese („bespoke“), italiana („sartoria“) oppure francese („tailleur“). I tagli degli abiti sono talmente simili da far notare con molta difficoltà le differenze. Con il passare del tempo si è formato un modello base internazionale che con le sue piccole modifiche al reverse e l’abbottonatura senza tempo ha sempre un effetto impeccabile.
L’elemento che dell’abito cade all’occhio è la giacca. Taglio e forma cambiano con la moda. Il criterio più importante: l’abito deve rendere impeccabile l’aspetto di chi lo indossa. Con la tonalità uguale del pantalone e della giacca, a differenza della combinazione, l’abito dona una linea slanciata. Il classico abito monopetto si adatta perfettamente all’uomo piccolo. Se siete alti è preferibile che scegliate un abito a doppio petto. I bordi diagonali del revers rendono l’aspetto del vostro fisico ancora più piccolo. Una giacca dell’abito ha diverse tasche, ma non bisogna metterci niente dentro, poiché non sarebbe bello da vedere. Perciò non dovete utilizzare nessuna altra tasca oltre quella interna. Fa eccezione il fazzoletto da taschino, il quale abbellisce il taschino. Tutte le tasche esterne di una giacca restano sempre inutilizzate!
Il pantalone deve avere un taglio dritto e scendere leggermente sulle scarpe. In origine l’abito era composto da tre pezzi. Il gilet in questo caso è dello stesso tessuto della giacca e del pantalone. Oggi l’abito può essere indossato anche senza gilet. Importante, la giacca non si porta sbottonata neanche se indossata su un gilet. La variante di lasciare la giacca sbottonata, nasce dalla moda e dalla tendenza di voler mostrare il gilet. Indossate un orologio da tasca in modo che la catenella sia fissata al gilet e non alla giacca.
Un buon abito classico si riconosce dalla vestibilità e da un paio di dettagli, ai quali prestano attenzione solo i conoscitori. Prendiamo come esempio le maniche. Di solito hanno quattro bottoni. Questi spesso sono solo cuciti, ma gli abiti di alta qualità hanno bottoni che si abbottonano. Lo stesso discorso vale anche per l’asola presente sul reverse. Dal momento che da oltre cento anni non si abbottona più la giacca fino al collo (ad eccezione delle giacche a collo alto) la funzione dell’occhiello al reverse è solo quella di metterci un fiore. Poiché anche il fiore all’occhiello è passato di modi, su molti abiti è solo accennato o cucito. Lo stesso vale purtroppo spesso anche per il taschino. Dunque ciò che fa la differenza in una giacca di qualità sono i dettagli.
Le tonalità adatte per un abito business sono il grigio scuro o antracite („Business Black“), grigio chiaro o grigio scuro. Evitate gli abiti marroni o verdi. Il nero è più da festa, dunque riservato per la sera.
Combinate l’abito con una camicia chiara se andate in ufficio. Mentre la sera a teatro potete tranquillamente indossare anche una camicia scura. Una cravatta business a righe impreziosisce il look intero.
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